La modalità di intervento da noi utilizzata è quella cognitivo-comportamentale, metodologia che sta assumendo il ruolo di trattamento psicologico d’elezione per la stragrande maggioranza dei problemi emotivi e comportamentali grazie alla sua efficacia scientificamente riconosciuta.

La sua validità è infatti suffragata da centinaia di studi, relativi alla diagnosi e al trattamento, in tempi brevi, di numerosi disturbi, quali: depressione e disturbo bipolare; ansia, fobie, attacchi di panico e ipocondria; ossessioni e compulsioni; ansia o preoccupazione generalizzate; disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, etc.); stress, disturbi psicosomatici e cefalee; disfunzioni sessuali (eiaculazione precoce, anorgasmia, etc.); insonnia; difficoltà a stabilire e mantenere relazioni sociali e comportamento impulsivo; problemi di coppia.

 

 

L'intervento cognitivo-comportamentale combina due approcci estremamente efficaci:

L’approccio comportamentale aiuta a modificare i comportamenti disfunzionali che la persona mette in atto attraverso l’apprendimento di nuove strategie che vanno a sostituire precedenti strategie errate o la mancanza di strategie. Per esempio la persona con ansia sociale viene aiutata ad interagire con altre persone, oppure la persona con attacchi di panico e agorafobia, viene aiutata a svolgere nuovamente le attività o le situazioni, dalla persona evitati.

L’approccio cognitivo è utile ad individuare e correggere in modo realistico, i pensieri ricorrenti irrealistici, gli schemi fissi di ragionamento disfunzionali che hanno come conseguenza emozioni negative o disagio psicologico.

Agendo quindi attivamente sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali, possiamo risolvere, in tempi brevi, anche forti disagi psicologici.

 

 

Caratteristiche dell'intervento cognitivo-comportamentale:

 

Pratico e concreto. Lo scopo dell'intervento si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, la gestione dell’ansia, la capacità di far fronte a situazioni che solitamente creano disagio ecc.

Centrato sul "qui ed ora".  L'intervento cognitivo-comportamentale è volto ad attivare le risorse della persona, e a trasferire  valide strategie che possano essere utili a gestire le attuali difficoltà.

A breve termine. L'intervento cognitivo-comportamentale è a breve termine. La durata dell'intervento varia di solito dai tre ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale. Problemi psicologici più gravi, che richiedano un periodo di cura più prolungato, traggono comunque vantaggio dall'uso integrato dell'intervento cognitivo-comportamentale, degli psicofarmaci e di altre forme di trattamento.

Orientato allo scopo. Il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.

Attivo. Il terapeuta trasferisce al paziente le strategie più adeguate per affrontare le difficoltà che il paziente riporta, il paziente mette in atto le strategie apprese in terapia, e in caso di difficoltà paziente e terapeuta ne discutono per trovare una soluzione, sotto la guida del professionista.  

Collaborativo. Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi. La psicoterapia cognitivo comportamentale è, infatti, una psicoterapia breve basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta. Entrambi sono attivamente coinvolti nell'identificazione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei vari problemi. Il paziente potrà scoprire di aver trascurato possibili soluzioni alle situazioni problematiche. Il terapeuta aiuterà il paziente a capire come poter modificare abitudini di pensiero disfunzionali e le relative reazioni emotive e comportamentali che sono causa di sofferenza.  

Scientificamente fondato. È stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico. E’ stato dimostrato che l'intervento cognitivo-comportamentale è efficace almeno quanto gli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.