Chi sperimenta l’ansia è preoccupato delle possibili conseguenze dell’ansia stessa. Non sapendo bene di cosa si tratta, può essere indotto a pensare di non essere capace di controllarla, pensare che le sue conseguenze possano essere così gravi da comportare gravi problematiche fisiche o mentali. Questo può determinare l’insorgenza di un escalation che mantiene l’ansia elevata. E’ utile quindi sfatare alcune false credenze sulle conseguenze dell’ansia:
“Ho paura che potrei avere tanta ansia da impazzire, è possibile?”
No, alcune persone temono di potere impazzire quando sperimentano le sensazioni forti dell’ansia, possono pensare di essere affetti da schizofrenia, seppure i due tipi di disturbo siano molto differenti. L’attacco di panico si presenta improvvisamente e periodicamente, la schizofrenia si presenta gradualmente e ha persistenza costante. Nella schizofrenia vi sono deliri ed allucinazioni.
“Durante un attacco di panico potrei arrivare a perdere la coscienza, cominciare a fare cose strane o imbarazzanti di fronte ad altre persone?”
No, alcune persone possono temere che a causa di un attacco di panico potrebbero fare cose strane come cominciare ad urlare, cominciare a correre, aggredire qualcuno, in realtà quando si presenta una situazione d’ansia l’organismo si prepara a fuggire o a combattere, ma in assenza di un pericolo fisico reale, nonostante la possibile percezione di confusione, stranezza ed irrealtà, si resta in grado di capire chi si è e di decidere che cosa fare.
“Forse non è un attacco di panico, ma sto avendo un infarto..!”
Chi vive un attacco di panico può pensare di avere un infarto in quanto può avvertire un senso di costrizione al torace e difficoltà nel respirare. In realtà i sintomi sono simili ma non identici, I sintomi cardiaci sono legati ad uno sforzo fisico e migliorano con il riposo, i sintomi dell’ansia si manifestano anche a riposo. Alle crisi cardiache corrispondono alterazioni evidenti dell’attività elettrica del cuore, l’attacco di panico porta solo ad un aumento della frequenza cardiaca della persona. Un elettrocardiogramma normale porta ad escludere la cardiopatia.